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Esplorando le radici della mia autoesigenza.

Durante il mio percorso in terapia, mi sono immersa in un viaggio di scoperta personale profondo. Uno dei temi che emerge frequentemente è la mia propensione all’autoesigenza e le motivazioni dietro di essa. In questo articolo, condividerò alcune delle riflessioni più intime emerse durante il mio percorso terapeutico e come ho imparato a gestire la mia autoesigenza.

La mia propensione all’autoesigenza ha radici profonde nella mia vita. Mi sono spesso chiesta perché mi impongo standard così elevati e qual è la radice di questa necessità di perfezione. Attraverso la terapia, ho compreso che la mia autoesigenza è legata alla ricerca di amore e accettazione dagli altri. Da sempre ho associato l’amore e l’approvazione al mio rendimento e ai miei successi, portandomi a cercare costantemente la perfezione in ogni aspetto della vita.

Ho anche imparato che la paura della critica e il desiderio di controllo sono aspetti centrali della mia propensione all’autoesigenza. Questi timori, spesso radicati in esperienze passate, mi hanno spinto a mantenere un controllo rigido sul mio ambiente e sulle mie azioni. Tuttavia, ho capito che questo atteggiamento mi limitava e mi faceva sentire costantemente sotto pressione.

Una lezione preziosa che ho imparato in terapia è stata l’importanza della gentilezza verso me stessa. Ho imparato a riconoscere i miei limiti e ad accettare le mie imperfezioni, anziché giudicarmi duramente per non raggiungere standard irrealistici. Attraverso il sostegno del mio terapeuta, ho iniziato a coltivare la compassione verso me stessa e a lasciar andare il bisogno di perfezione.

Infine, ho realizzato che chiedere aiuto è un segno di forza, non di debolezza. Se stai affrontando sfide simili, ti incoraggio a considerare la possibilità di rivolgerti a un professionista qualificato per un sostegno aggiuntivo. Il percorso di guarigione può essere difficile, ma non devi affrontarlo da solo. Con il giusto sostegno, puoi imparare a gestire la tua autoesigenza e a vivere una vita più equilibrata e autentica.

Durante questo percorso terapeutico, ho trovato grande sostegno nella pratica dello yoga ovarico, se volete leggere di più: https://aidacavallo.com/category/yoga-ovarico/

Questo metodo di yoga mi ha aiutata a connettermi con il mio corpo e le mie emozioni in modi profondi, offrendomi uno spazio sicuro per esplorare e guarire. Attraverso lo yoga ovarico, ho imparato a rilasciare tensioni e blocchi emotivi, permettendomi di affrontare la mia autoesigenza con maggiore compassione e gentilezza. Questa pratica ha integrato in modo significativo il mio percorso terapeutico, arricchendolo e sostenendomi lungo il cammino.

Se ti piacerebbe sapere di più dei nostri corsi ti lascio link informativo: https://aidacavallo.com/#formazionecorsi

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